Libro: Bambina mia
Autrice: Tupelo Hassman
Traduzione: Federica Aceto
Intervengono: Tiziana Lo Porto e Antonella Lattanzi
Interprete: Marco Scognamiglio
Dove: Libreria Feltrinelli, Viale Libia 186, Roma
Dove si trova l’autrice: Boston, Stati Uniti
Metodo della presentazione: Skype.
Prime parole dell’autrice in collegamento: “I can only see Marco’s head” (Posso solo vedere la testa di Marco).
Ambiente: Sala sotterranea, in fondo in fondo, oltre il reparto CD. Sedie pieghevoli nere, un divano laterale nero, pianoforte nero a mezza coda su cui appoggiare i libri. Muri bianchi con appese fotografie iconiche della Roma felliniana in bianco e nero. Rumore di ventole in un seminterrato.
Rapporto uomini/donne: 1/5
Brani letti: 4
Problemi tecnici: 0
Tiziana Lo Porto su Bambina Mia: “È uno dei libri che ho amato di più tra le letture recenti. Racconta la provincia americana, i protagonisti vivono in una roulotte. Racconta, anche, di violenza, perché raccontare di qualcosa diventa un modo di denunciare e di salvarci. E poi è un libro molto fisico, ci sono dei pezzi di diario, addirittura delle cancellature nelle pagine. È la materia che lo fa diventare un libro autentico. Sono molto contenta di parlarne.”
Lo Porto sul vivere in roulotte: “Nel mio immaginario la roulotte è sempre stato un posto bellissimo. Io invidiavo chi ci viveva.”
Lattanzi su Bambina mia: “In questo romanzo tutti sono genitori di qualcuno. Tutte le donne presenti sono madri, anche la protagonista – una bambina – in qualche modo lo è. E le donne sono tutte donne scappate dagli uomini. In questo libro gli uomini sono tutti violenti, incapaci, stupidi. Le donne, pur con i loro difetti e le loro mancanze, sono comunque capaci di amare.”
Interventi di Antonella Lattanzi sulla negatività dei personaggi maschili nel romanzo: 4
Lattanzi sulle Girl Scouts: “Tupelo ha un tatuaggio con il giuramento delle Girl Scouts. E lo cita anche in Bambina mia. La parte del giuramento che ha più effetto su di lei è: ‘prometto che mi impegnerò.’ Il protagonista basa tutto su questo impegno a fare qualcosa. In qualche modo l’autrice prova a trasformare il libro in una sorta di manuale delle Girl Scouts per i lettori.”
Hassman sugli uomini: “Gli uomini nel mio romanzo fuggono, sono violenti, aggressivi. Questo perché in momenti di difficoltà gli uomini vengono più facilmente sconvolti rispetto alle donne. Sono meno resistenti.”
Hassman sulle madri: “Sono diventata madre dopo che è uscito il libro. E da quando leggo pezzi del mio libro alle presentazioni fa tutto un altro effetto. È tutto più tragico, più triste. Prima non capivo il mio stesso libro quanto adesso.”
Hassman su come è diventata scrittrice: “Mentre stavo seguendo un corso di scrittura al tempo del college mi sono rimessa a leggere il mio diario di quando ero bambina. Vedevo che ogni qualche pagina c’era sempre scritto ‘ora mollo tutto e mi metto a fare la scrittrice’, ‘voglio essere una scrittrice’. Così l’ho fatto.”
Hassman sulla protagonista di Bambina mia: “Il fatto che sia più intelligente, più brava a scuola, più sveglia degli altri e che legga tanti libri la rende diversa dalla sua comunità, la distanzia da tutti. Ma è nei libri che trova una sua comunità e questo la salva.”
Hassman sulla verità : “Mentre scrivo penso sempre che gli scrittori stiano cercando di trovare una verità, la verità. Anche chi scrive di non-fiction.”
Hassman sull’ispirazione: “La musica mi ha sempre ispirato a scrivere. Poi gli scrittori della Beat generation. E Margaret Atwood. Penso spesso a Margaret Atwood mentre scrivo.”
Menzioni importanti: Jimi Hendricks, “Gli spostati” con Marilyn Monroe, Mark Twain, Chuck Palahniuk, Pinocchio.
Foto: disegno di Tiziana Lo Porto per i lettori di Nuovi Argomenti
Mario de Laurentiis (Napoli 1969 – Segrate 2666).