Dico: “Son vile…”, e tu: “Se m’ami tanto
sia benedetta la nostra viltà”
“…ma di baciarti non mi sento stanco”.
“E chi si stanca di felicità?”
Ti dico: “Lina, col nostro passato.
amarci… adesso… quali oblii domanda!”.
Tu mi rispondi: “Al cuor non si comanda;
e quel ch’è stato è stato”.
Dico: “Chi sa se saprò perdonarmi:
se più mai ti vedrò quella di prima?”.
Dici: “In alto mi vuoi nella tua stima?
Questo tu devi: amarmi”.