I pontili deserti scavalcano le ondate,
anche il lupo di mare si fa cupo.
Che fai? Aggiungo olio alla lucerna,
tengo desta la stanza in cui mi trovo
all’oscuro di te e dei tuoi cari.
La brigata dispersa si raccoglie,
si conta dopo queste mareggiate.
Tu dove sei? ti spero in qualche porto…
L’uomo del faro esce con la barca,
scruta, perlustra, va verso l’aperto.
Il tempo e il mare hanno di queste pause.
Mario Luzi: poeta e saggista italiano (Firenze 1914 - Firenze 2005), animatore e teorico dell'Ermetismo fiorentino negli anni Trenta e Quaranta, ha esordito nel 1935 con La barca (1935), a cui sono seguite: Avvento notturno (1940); Un brindisi(1946); Quaderno gotico (1947); Primizie del deserto (1952), Onore del vero (1957); Nel magma (1963); Su fondamenti invisibili (1971); Al fuoco della controversia (1978), Per il battesimo dei nostri frammenti (1985); Frasi e incisi di un canto salutare (1990); Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini(1994), tutte raccolte nel "Meridiano" curato da Stefano Verdino per Mondadori (Tutte le poesie, 1998). Dopo le Poesie ritrovate(2003), appare nel settembre 2004 Dottrina dell'estremo principiante; poco dopo, nell'ottobre, viene nominato senatore a vita dal presidente Ciampi. Nel 2007 Garzanti pubblica Autoritratto e Lasciami, non trattenermi. Poesie ultime. Le sue traduzioni poetiche si leggno in La cordigliera delle Ande e altri versi tradotti (1983). Accanto alla poesia va ricordata l'opera drammaturgica: Ipazia (1973; poi Libro di Ipazia, 1978); Rosales (1983; sull'assassinio di Trockij); Hystrio (1987); Teatro (1993); Felicità turbate (1995; sulla vita di Pontormo); Ceneri e ardori (1997; sugli ultimi giorni di Benjamin Constant).