Piegato hai il capo e mi guardi;
e la tua veste è bianca,
e un seno affiora dalla trina
sciolta sull’omero sinistro.
Mi supera la luce; trema,
e tocca le tue braccia nude.Ti rivedo. Parole
avevi chiuse e rapide,
che mettevano cuore
nel peso d’una vita
che sapeva di circo.Profonda la strada
su cui scendeva il vento
certe notti di marzo,
e ci svegliava ignoti
come la prima volta.
Da Salvatore Quasimodo, Tutte le poesie, a cura di Carlangelo Mauro, introduzione di Gilberto Finzi, Oscar Mondadori, 2020.