Sette poesie nelle traduzione inedita di Chiara Conterno. Da SAID, Psalmen. Mit einem Nachwort von Hans Maier, München, Beck, 2010.
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signore
fammi essere una pozzanghera
che riflette il tuo cielo
e mormora le tue preghiere
affinché mi capiscano anche le cicale
appari o signore
perfino se non hai altra scelta
se non l’erto sentiero del sangue
e accogli i profughi
perché tutte le fughe finiscono nel tuo occhio
perfino quando il profugo nel bisogno ti dimentica
perché solo chi dubita di te
ti cerca
*
herr
laß mich eine wasserlache sein
die deinen himmel spiegelt
und deine gebete murmelt
damit mich auch die zikaden verstehen
erscheine oh herr
selbst wenn du keine wahl hast
als den steilen weg des blutes
und nimm die flüchtlinge auf
weil jede flucht in deinem auge endet
selbst wenn der flüchtende in seiner not dich vergißt
denn nur wer an dir zweifelt
sucht dich
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signore
appari nudo con il pane
e abolisci i colori
affinché l’uomo non si perda più
ma appari
prima che i supermercati ti svendano
sul banco delle occasioni
e mutino i cellulari in dei
appari come analfabeta fuori legge
resta senza luce e seducibile
ma affrettati
perché perfino il vento ci nega l’illusione
*
herr
erscheine nackt mit brot
und schaffe die farben ab
damit der mensch sich nie mehr verirrt
aber erscheine
ehe supermärkte dich auf dem wühltisch
verramschen
und handys zu göttern mutieren
erscheine als gesetzloser analphabet
bleib ohne licht und verführbar
aber beeile dich
denn selbst der wind versagt uns die täuschung
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signore
affrettati e mischia il tempo con lo spazio
affinché la furia finisca
insegnaci l’umiltà della tigre
quando di notte si sottomette alla luna
la magnanimità del leone
quando gusta la sua digestione
senza lacerare inutilmente le prede
la saggezza dell’asino
quando con imperturbabilità porta il peso di sconosciuti
senza perdere il suo contegno
e donaci l’ingenuità delle margherite
che si rallegrano per ogni primavera
senza pensare all’autunno e alle sue avide dita
*
herr
eile und vermenge die zeit mit dem raum
damit die raserei ein ende findet
lehre uns die demut des tigers
wenn er sich des nachts dem mond unterwirft
die großmut des löwen
wenn er seine verdauung genießt
ohne das getier unnütz zu reißen
die weisheit des esels
wenn er mit gleichmut die last der fremden trägt
ohne seine haltung zu verlieren
und schenke uns die einfältigkeit der margeriten
die sich auf jeden frühling freuen
ohne an den herbst zu denken und seine raffgierigen finger
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signore
esita
prima di azzardare una nuova creazione
questa volta crea più animali e piante
cosicché l’uomo sopravviva da vinto
impediscici
di penetrare nel segreto dei garofani
perché siamo incapaci
di diventare felici con una tale conoscenza
ma uniscici all’erba delle steppe
alla schiuma dei mari
e sorridi della nostra sete di perfezione
che non è degna di te
*
herr
zögere
bevor du eine neue schöpfung wagst
schaffe diesmal mehr tiere und pflanzen
so daß der mensch als besiegter überlebe
hindere uns
in das geheimnis der nelken einzudringen
denn wir sind unfähig
mit solcher erkenntnis glücklich zu werden
aber verbinde uns mit dem gras der steppen
mit der gischt der meere
und belächle unseren durst nach vollkommenheit
der deiner nicht würdig ist
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signore
dubita di noi
perché siamo fiduciosi
con i nostri calcoli e i nostri apparecchi
e abbiamo disimparato il dubbio
lasciaci credere anche a verità
che crescono al di fuori del nostro campo visivo
perché qualsiasi cifra prima o poi partorisce
un moloch
che a tempo debito ci divora
*
herr
zweifle an uns
denn wir sind zuversichtlich
mit unseren erkenntniszahlen und unseren geräten
und haben das zweifeln verlernt
laß uns auch wahrheiten glauben schenken
die außerhalb unseres blickfeldes wachsen
denn jede zahl gebiert irgendwann
einen moloch
der uns beizeiten auffrißt
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signore
grida i tuoi nomi forte e chiaro
perché qui nel mercato globale
si vendono all’asta quelli
che tacciono
qui ci si sforza
a sconfiggere la morte con la riproduzione
a superare la felicità con la calcolabilità
a numerare le nuvole
ad allevare colombe incapaci di tubare
e a ottimizzare la crescita degli alberi
*
herr
rufe deine namen laut und deutlich
denn hier auf dem globalen markt
versteigert man jeden
der schweigt
hier ist man bestrebt
den tod mit der vermehrung zu besiegen
das glück mit berechenbarkeit zu toppen
die wolken durchzunumerieren
die tauben gurrunfähig zu züchten
und das wachstum der bäume zu optimieren
***
signore
aiuta la mia parola
perché da anni è in fuga
dalle mie menzogne
procurale nuove illusioni
affinché finalmente capisca
che la fuga potrebbe anche essere dimora
guarda signore
le tue mani sono pronte per me
perché non chiedo alla rosa
il senso della vita
il suo compito forse è di scoprirsi
e splendere nel giorno
*
herr
hilf meinem wort
denn es ist seit jahren auf der flucht
vor meinen lügen
verhilf ihm zu neuen täuschungen
damit es endlich begreift
die flucht könne auch behausung sein
sieh herr
deine hände sind bereit für mich
denn ich frage die rose nicht
nach dem sinn des lebens
ihre aufgabe ist vielleicht sich zu entblößen
und in den tag zu scheinen
Immagine: Sauro Cardinali, Disegni della sera, 2012.
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Uwe Kolbe, Voglia, rapporti, lingua – Poeti tedeschi contemporanei /1
Michael Krueger, Spostare l’ora – Poeti tedeschi contemporanei /2
Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).