Peepshow

da | Set 22, 2024

Cinque poesie in anteprima da “Peepshow (Poesie 1996-2023)” di Giovanni Turra, appena uscito nella collana ‘Gialla Oro’ di Samuele editore-pordenonelegge.

 

da IL BOSCO DEGLI SPIRITI (2014-2023)

2.1.

Muovi alla luna senza far rumore.

Intorno alla mole adesso
senza più corpo della casa.

Una minuscola isola d’insetti
d’un tratto cessati.

E le vocine di nuovo ancora
e l’ombra gialla fina.

Infima vigile subitaneità.

 

2.2.

Nell’atto
di mettere la mano alla porta,
un silenzio che a farlo
non basta esser uno.

E il corridoio di nuovo deserto.
E l’indossatrice di nuovo estinta.
Non l’hai udita
né l’hai vista mai.

 

3.2.

Domenica, ora viola.
Precipita a lento moto sul parquet
un peso piuma di rette sghembe.

O dovrei dire piuttosto un kiwi o
l’uccello trampoliere.

Ripeteva l’asimmetrica posa
di un piede sospeso a mezz’aria,
invece di cacciarlo nella bocca
allargata del pigiama.

Sottosopra mi vien fatto di pensare
a quanto avessero ab antiquo

avuto ragione:
di fare del cavallo
attributo di re.

 

3.4.

Adesso neanche trotta.
Si leva il bastone e cade
inutile, tremendo.
L’uomo smonta di sella
e piega verso l’animale.
Faccia e muso in una posa d’ascolto.
O di preghiera.
Si leva il bastone e cade.
Si volta, esce l’uomo correndo
dalla vita del cavallo.
Come se al mondo mai
cavallo e cavaliere
si fossero incontrati.

 

4.3.

I gialli campi estesi
nei gialli giorni ardenti.
di poi la luna
intirizzita e folle di settembre.
di volta in volta manovale,
stradino, cercatore d’oro.
Da ultimo coscritto: disertò
e non fu mai preso.