Due brani in anteprima da Il fiore inverso, il prossimo disco/libro di poesia di Lello Voce, realizzato con Frank Nemola, che sarà pubblicato nel 2016. Con loro anche la tromba di Paolo Fresu e Debora Petrina (tastiere), Simone Zanchini (fisarmonica), Kento (spoken word), Eva Sola (violoncello barocco), Adele Pardi (violoncello), Dario Comuzzi (chitarra elettrica), Simona Galeandro (voce). Si augura una nuova rubrica di “Officina poesia” dedicata alla Video Audio Poesia.
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Track 1: Milonga Mutante
Milonga mutante
Per Horacio Ferrer,
maestro di milonga e d’amicizia.
Giocare con le parole è
giocare con la propria vita.
Oltre e inoltre anche un po’ più in là senza confini
senza destini pelle a pelle paura a paura rinuncia
a rinuncia per mano come fossimo astri bambini
pianeti crocifissi all’infanzia vaghi come sorrisi
maghi come sfatati sino all’orlo della delusione
a due palmi dal cuore di lepre d’ogni rivoluzione
prima molto prima d’ogni scommessa d’ogni passo
e contrappasso d’ogni nodo doppio fatto a cappio
a valle delle stelle prima che la mano scagli il sasso
e ora dimmi per quanto tempo abbiamo rinviato il
passato tutto ciò che già era nato dimmi il perderci
immaginami il ritrovarci il dirci sussurrami il mentirci
questo canto non lo canto lo mastico lo inghiotto
questo canto non lo suono lo batto lo importuno
questo corpo non lo tocco lo ballo lo complotto
e mano a mano dimentico i tuoi occhi uno ad uno
dopo ti sogno dopo prima del sonno e del risveglio
quando si muore meglio e ci si arrende quando poi
la guerra fa il suo sangue più denso sempre meglio
che quando per le strade lascia impronte ti sogno
quando tutto questo rumore quest’odore l’orrore
di ogni sentimento resta spento allora sì per ore e ore
appena si scioglie la pena e riannodo respiro e cuore
appena mescolo veleno e fiore saliva e sguardo
pallottola e canna sparo e grilletto punto e lui muore
poi cancello ogni tenerezza ne faccio ferza e sfascio
tutto quello che ti lascio butto via gli anni futuri
mi ficco in tasca chiodi stecchi cocci aguzzi e muri
questo ricordo non lo racconto lo nego l’annego
questo ricordo non lo ricordo lo scrivo e se ne va
questo rimpianto non lo conservo lo fischio lo sfrego
e poi l’accendo come fosse una vocale focaia un altolà
quando ogni risposta avrà perduto la sua domanda
poi se mi chiederai chi comanda appena la luce
è spenta e mescolo oblio e mio amore e propaganda
tu squarcia quello che non dico inghiotti il silenzio
poi sputalo tra i denti mentre ti sibilo di speranza
mentre rubo pelle sesso sole al giorno che avanza
allora solo allora quando tutto sarà cieco e sordo
sarà buio che mordo un’utopia che scarto attrito
delle labbra lingua respiro sudato umido ingordo
come una pena bistrata al bordo delle palpebre
delle rughe dici si cambia solo dentro fuori è scorza
nuvole fiamme vento che passa vita che si smorza
Testo: Lello Voce
Musica: Frank Nemola
Lello Voce: spoken word
Simone Zanchini: fisarmonica
Frank Nemola: elettronica e tastiere
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Track 2: Il Fiore Inverso
Il fiore inverso
Ar resplan la flors enversa
Raimbaut D’Aurenga
È dal riflesso che nasce la luce dalla vena il sangue dalla [pulsazione
ogni cuore dall’inverso che crea ciò che non è generato il [mai nato
tutto ciò che ogni giorno è rinviato l’ultimo fiato e ciò che [ormai
………………………………………..è stato consumato
……………………………………….ricorda di non
ricordare ma lascia che la memoria si faccia maschera àltera i [fatti
……………………………………….nega ogni cosa ci [penserà la morte
la pioggia del disdegno non cade ormai da troppo da [troppo non soffia
il vento dello scontento da troppo questa nave è [prigioniera ferma della
bonaccia troppo mi schiaccia questo girotondo da troppo [sfondo questa
……………………………………….fine del mondo
……………………………………….abbi cura di non
proteggere di non sperare di non sognare abbi cura di dissolverti
……………………………………….di negarti di [disconoscerti di smentirti
una melodia che s’è arresa mentre si volta e molla la presa [una serie
casuale di fatti trasformati in un destino l’elenco degli [scacchi il cavallo
e l’ipocrisia dell’avallo un calzino il sapone e la corda che è [scorsa ficcàti
……………………………………….nella stessa borsa
……………………………………….controlla la macchina [fa’
che ogni ingranaggio s’ingrippi a suo agio smonta le ragioni [getta via
……………………………………….le azioni conserva [soltanto le intenzioni
il fondo d’ogni buco il tetto d’ogni cielo i mignoli le ciglia [le unghie i cingoli
tutti i fili che non fanno un tessuto i bottoni gli aghi e le [parole del muto
il freddo e la canna il proiettile e l’ogiva il vento veloce e [l’ultimo sguardo
……………………………………….nell’eco della voce
.………………………………………vai fuori tempo da’
ad ogni suono l’altezza che lo spegne sciogli ogni ritmo cogli quel [fiore
……………………………………….che dura ormai da [troppe ore
di me sospetta diffida ricorda quant’è infìda la voglia [come facilmente
su ogni ramo secchi la foglia come ogni amore non sia che [specchio
come è vecchio in un istante il desiderio scrivimi quel [verso che è
……………………………………….lo schianto e il [rompersi del canto
Testo: Lello Voce
Musica: Frank Nemola
Lello Voce: spoken word
Paolo Fresu: tromba
Frank Nemola: elettronica e tastiere
Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).