Lucia, l’oscura

da | Giu 25, 2013

Lucia, l’oscura

Sotto la gronda che guarda il mare
tubava verso l’ovunque non sosti
il tiranno, il patto segreto, il parto
che lascia senza fiato, il pavimento
nudo delle caserme, il vicolo cieco
dei lari, i fari accesi sui muri, i gomiti
rossi, i gemiti degli spiriti sui balconi.
Sorda ai battimani delle prime file
si donava agli ultimi, agli inermi
mostrava i calzettoni e le ginocchia.
Dall’occhio destro non vedeva bene
ma dai grigi piccioni introversi
come lei ignari di prati ed esperti
di cocci, terricci, germogli, imparava
a sussurrare all’orecchio e ciascuno
s’apriva al suo tatto di miope, Lucia
l’oscura, Lucia la spia, la santa
dai larghi capelli, accolombata
torva sulla soglia. Quanti anni
avesse non si sapeva quando
le caddero gli occhi sul piatto
fiutando nel vento la carezza
degli sguardi perduti nel pianto.
Da allora ci bagna di luce
anche nei giorni piovosi
e nessuno la vide cadere
in errore, scadere nel vile
morire senza sapere
che non ha bisogno di occhi
per vedere e non solo guardare.

*

Fede perduta

Tu vai, fede perduta
che non senti ragioni
e dispensi il martirio.
Incagliata tra i sassi
e le scaglie del torrente
vai verso l’inutile foce
col passo adolescente
e la voce della rincorsa
vai con quel tuo miagolìo
inudibile, infossando canali
alle lacrime. E’ l’era dei maestri
gli ultimi testimoni sono stati arsi.
Cura sulle guance la febbre
l’avvento calmo di Galileo
l’abiura ai piedi del Galileo
lui che le prove le ha in tasca.
Ma per ogni verità non provata bisogna
credere in compagnia della santa canaglia.
Fiore di bulbo intirizzito dal vento di marzo
declini nel gelo la colpa della sopravvivenza
inviandoci le tue sorelle, carità e speranza.
A noi solo dopo morti immortali
giacché si muore solo una volta
spetta, soli, la penultima parola.

Immagine: Francesco Del Cossa, Santa Lucia, 1470, particolare.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).