Cinque poesie in anteprima da “Lettere rivoluzionarie” di Diane di Prima, voce femminile più significativa della della Beat Generation, a cura di Veruska Cantelli, uscito per Le Lettere.
LETTERA RIVOLUZIONARIA #1
Ho appena realizzato che la posta in gioco sono io
non ho altro
riscatto, niente da rompere o barattare, soltanto la mia vita
il mio spirito misurato a pezzi, sparso sopra
il tavolo della roulette, recupero quello che posso
nient’altro da rifilare sotto il naso del maître de jeu
niente da metter fuori alla finestra, nessuna bandiera bianca
questa pelle è tutto quello che ho da offrire per giocare
con l’immediato di questa testa, con quello che le viene, la mia mossa
mentre scivoliamo su questa tavola goban, passando sempre
(speriamo) tra le righe
LETTERA RIVOLUZIONARIA #2
Il valore di una vita individuale un credo che ci hanno insegnato
per incuterci paura e inazione ‘si vive una volta sola’
una nebbia negli occhi, siamo
senza fine come il mare, non separati, muoriamo
milioni di volte al giorno, nasciamo
milioni di volte, ogni respiro vita e morte :
alzati, mettiti le scarpe, vai
a cominciare, qualcuno finirà
Tribù
un organismo, una pelle, respira gioia come le stelle
respira il destino su di noi, vai
incamminati, unisci le forze, prenditi cura delle cose, milioni di figli
saranno pronti quando cadrai, crescerai
milioni di volte nelle pance delle tue sorelle
LETTERA RIVOLUZIONARIA #12
il vortice della creazione è il vortice della distruzione
il vortice della creazione artistica è il vortice dell’auto distruzione
il vortice della creazione politica è il vortice della distruzione della pelle
la pelle è nel fuoco, si arriccia e si deforma tremendamente
il grasso è nel fuoco, sgocciola e il suo friggere canta
le ossa sono nel fuoco
si rompono dentro completamente
discreti geroglifici di un oracolo
fiammeggiati a nero
l’odore dei capelli che bruciano
perché ogni rivoluzionario deve infine volere la propria distruzione
legato com’è al passato che si prepara a distruggere
LETTERA RIVOLUZIONARIA #16
ci stiamo divorando il pianeta, il New York Times
si prende una foresta ogni domenica, Los Angeles
estrae l’acqua dalla valle di Sacramento
i fiumi della British Columbia sono nostri
in affitto per 99 anni
ogni fabbrica è una violazione
del nostro divino diritto alla luce e all’aria
a fiumi puliti che scorrono pieni di pesci
alla possibilità stessa di vita
per i nostri figli e i loro figli, dovremo stare
molto attenti, cioè vogliamo/ci serve
veramente
l’elettricità e a quale costo di risorse naturali
di risorse umane
abbiamo bisogno di macchine, quando il petrolio
pompato dalla terra avvelena i campi intorno
per 100 anni, pompato dalle macchine
avvelena le città già in difficoltà, oppure prova questa
statistica, gli Stati Uniti d’America
hanno il 5% della popolazione mondiale usano più
del 50% dei beni mondiali, la nostra spazzatura
è materiale di sopravvivenza per innumerevoli
paesi ‘sottosviluppati’
LETTERA RIVOLUZIONARIA #30
(Per Quelli Che hanno Venduto la Rivoluzione dell’Estate del ’68)
ricordati di portare un cappello, se hai un cappello
e infilaci i capelli dentro, se sono lunghi
oppure no, mettiti delle scarpe se nevica e hai le scarpe
ricordati si comprano tutti i leader, sii un leader
se vuoi essere comprato, ricordati
di dire la verità, prima che ti comprano, di’ la verità
forte, e i ragazzi ti sentiranno, non sentiranno i tuoi soldi
che piombano sul bancone del vinaio, giorno dopo giorno
non sentiranno i tuoi sogni di tradimenti da incubo e torture
nemmeno la tua mercedes, sentiranno la verità
e ti crederanno e ti onoreranno dopo che morirai, buttato giù
da quella pallottola della cia che non puoi evitare solo prendendoti i loro soldi
ti crederanno e FARANNO QUELLO CHE DICI
NON QUELLO CHE FAI