Dall’ultimo libro di Mia Lecomte, “Lettere da dove”, uscito con una nota di Ugo Fracassa per Interno Poesia, pubblichiamo quattro testi in anteprima.
“Manca un destinatario
date
la mappa dell’itinerario
persino un argomento”
Caro XYZ
oggi il mio cuore ha battuto tre volte
tre in tutto
come se ognuna
come se ognuna potesse
come se ognuna potesse bastare
Così è iniziato
il giro del mio quasi mondo
*
Caro XYZ
tra tutti i colori
doveva mancare proprio questo
Possono farne a meno
qui nessuno lo ricorda
non ha più nome
Nel bosco tra le rocce
io soltanto
lo vedo dov’è sempre stato
pronto a bastare
non riesco a trattenere
una carezza dov’ero solita trovarlo
dritto lucente come allora
***
SKYLINE
È giorno di resistenza
al crepuscolo quel che resta
del panorama sul lungofiume
su grandi barche le lingue
traducono per la città
Stamani è stato il tuo compleanno
nel pomeriggio era già finito
non ho potuto augurarti
non ci è permesso
Loro si amano facilmente
gli uomini le donne
lo vedo dal riflesso nel vetro
Se avessi un amico immaginario
sarebbe un nome corto
gli chiederei con insistenza perché
non ci è permesso vuoi dirmi
amico che non sei perché
COSMOGONIE
C’è così tanta realtà
dio-celeste
non riesco a reggerla
sparisco sotto
ce n’è così tanta
dio-beato
tu ne sai il giusto
per questo duri eterno
Quanta mi tocca
unico-dio
quanta realtà di troppo
ne serve appena:
con il caffè vuole un biscotto
intendo lui qui accanto
Fin dove non ti spingi tu
dio-probabilmente
giusto fin dove arrivo io