La misericordia dei mercati – Poeti portoghesi contemporanei /2

da | Ago 16, 2016

Tre poesie.

***

Da Lendas da Índia, 2011.

Una città in Scozia, sfocata in poesia

Lì nessuno mi aspettava. Né io avevo detto
di volerci essere.
Una cena solitaria, la pioggia a dolersi sui vetri,
una stanza semplice e preparata in fretta.
La mattina seguente l’aria era tersa come le parole di una [buona poesia
e le strade e le case, spoglie di retorica,
ci disegnavano il giorno, con semplicità.

Mi sento tanto meglio nei luoghi
che non fingono di stimarci,
che non impongono ricordi né condivisioni,
che si lasciano semplicemente essere
e ci permettono di non appartenere!

(Perché scriviamo sempre contro qualcosa,
anche quando parliamo di felicità?)

*

Uma cidade na Escócia, desfocada no poema

Ali ninguém me esperava. Nem eu disse
que queria ficar.
Um jantar solitário, a chuva a doer nos vidros,
um quarto simples e preparado à pressa.
Na manhã seguinte o ar era limpo como as palavras num [bom poema
e as ruas e as casas, despidas de retórica,
desenhavam-nos o dia, simplesmente.

Sinto-me tão melhor nos lugares
que não fingem estimar-nos,
que não nos impõem memórias nem partilhas,
que se deixam simplesmente ser
e nos permitem não pertencer!

(Porque escrevemos sempre contra alguma coisa,
mesmo quando falamos de felicidade?)

***

Da La misericordia dei mercati, 2014.

La misericordia dei mercati

Viviamo della misericordia dei mercati.
Siamo superflui.
Il capitale si autoregola e le leggi
sono meri esiti logici di tale regolazione,
tanto sublime che alcuni vi vedono la mano di Dio.
S’ingannano.
I mercati sono al contempo i creatori e la creazione.
Siamo noi a essere superflui.

*

A misericõrdia dos mercados

Nós vivemos da misericórdia dos mercados.
Não fazemos falta.
O capital regula-se a si próprio e as leis
são meras consequências lógicas dessa regulação,
tão sublime que alguns vêem nela o dedo de Deus.
Enganam-se.
Os mercados são simultaneamente o criador e a própria [criação.
Nós é que não fazemos falta.

***

La notte del mondo

Lascia che l’oscurità s’installi del tutto sulla terra
e solo dopo accendi il piccolo lume
perché la tua ombra incontri la notte del mondo.

*

A noite do mundo

Deixa que a escuridão se instale completamente sobre a [terra
e acende só então o pequeno candeeiro
para que a tua sombra encontre a noite do mundo.

(Da Per le parole che si ostinano a restare. Poeti portoghesi contemporanei, a cura di Nuno Júdice, Kolibris, 2015).

Immagine: Ryan Gander, Bad Language (The iconography and abstraction of substance explored), 2015.

Nuno Júdice, A matéria do poema – Poeti portoghesi contemporanei /1

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).