Nessuno chieda delle libellule
(blu-freccia striano l’aria)
e il viso di febbre del sole
s’infiamma nel mare
L’uomo con la falce
miete il respiro
d’erba e libellule
nessuno chieda di lui
Rosso-arancio pendono
i grembi del papavero
odora di sonno il fieno
Salici piangenti confidano
al mare il proprio dolore
l’uomo con la falce miete
in fasci libellule azzurre
mietendo fa fieno
dell’oggi
Nessuno chieda a nessuno
chi oggi si addormenti
nel fieno di papavero
*
HEU
Fragt keiner nach den Libellen
(pfeilblau gestrichelt die Luft)
und dem Fiebergesicht der Sonne
entbrannt im See
Der Mann mit Sense
mäht den Atem
in Gras und Libellen
fragt keiner nach ihm
Orangerot hängen
die Schöße des Mohns
Heu duftet nach Schlaf
Trauerweiden klagen
ihr Leid dem See
der Mann mit Sense mäht
Garben aus blauen Libellen
mäht zu Heu
das Heute
Fragt keiner keinen
wer heute einschlief
im Mohnheu
Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).