Due poesie

da | Giu 29, 2024

Due testi della poetessa irlandese Mota Cannon con traduzioni inedite di Rita Castigli e Roberto Bertoni.

 

MANI
Per Eamonn e Kathleen

Fu da qualche parte sorvolando la costa
nordest del Brasile, sopra Fortaleza,
città di cui tutto ignoro,
tranne che è piena di gente –
la vita di ognuno un mistero
più grande del Rio delle Amazzoni –
fu lì, mentre l’aeroplanino sul monitor del volo
sfiorava l’equatore
e virava ad est verso Marrakesh,
che cominciai a pensare alle mani,
a come è strano che le nostre vite –
la vita della rossa francesina alla mia sinistra,
la vita del ragazzo argentino alla mia destra,
la mia vita e la vita dei passeggeri appisolati,
velocemente trasportati nel buio
sopra all’Atlantico abbuiato –
tutte queste vite le tiene
il pilota nelle mani
e nella sua coscienza,
e penso ad altre mani che tennero
la nostra vita, le mani del chirurgo
che incontrerò al mio ritorno a casa,
le mani dell’infermiera bruna e brava
che mi liberò il collo dal cordone,
le soffici mani di mia madre
le mani di coloro che mi hanno amata,
finché pare quasi
che questo sia la vita umana,
d’esser passata di mano in mano,
d’esser portata, improbabilmente, su un oceano.

(Traduzione di Rita Castigli)

 

API SOTTO LA NEVE

In una valle a lato del bosco nero,
ci sono quest’anno cinquantadue alveari
– cubi color arancio e blu con coperchi di zinco
sollevati su lunghe travi.

L’anno scorso, sotto trenta centimetri di neve,
erano marshmallow quadrati su un campo bianco. 
Stese accanto a una porta minuscola varie api morte;
e una o due svolazzavano distratte;
ma le api restate dentro volavano in una gran sfera,
tremolavano per riscaldarsi, per mantenersi in vita,
spostandosi sempre verso l’interno verso il centro del globo
o all’esterno verso la superficie.

Quanto la loro caccia di quel che è dolce,
o l’opera fortuita di fertilizzare, del mondo,
i petali fioriti, profumati, multicolori
per portar frutti per tutte le creature terrestri e aeree,
ciò fa parte della vita che hanno,
questi lunghi mesi di tremolii, di fiducia d’api.

(Traduzioni di Roberto Bertoni)