di William Carlos Williams in Vittorio Sereni, “Il musicante di Saint-Merry”, Einaudi, Torino 1981
Hai l’incanto d’un fiume
sotto cieli tranquilli.
Ci sono cose imperfette
ma vi si stende una musica.
E dice che per letto
di tenebre si spinge la corrente
a che smagliante mare
che increspa la mia mente.
William Carlos Williams nacque a Rutherford (New Jersey) nel 1883, dove morì nel 1963. Cresciuto artisticamente a contatto con le avanguardie newyorchesi, mostrò nei suoi primi versi, primi fra tutti The tempers (1913), di aver sentito l'influsso della poetica di Ezra Pound. La sua vasta produzione in versi e in prosa culminò nel poema Paterson (1946-58), opera complessa e ambiziosa in cui Williams tentò di costruire la moderna epica americana. Compiuti gli studi alla University of Pennsylvania, dal 1909 esercitò la professione di medico ostetrico. La sua formazione artistica si svolse in stretto rapporto con le avanguardie newyorchesi della galleria "291" di A. Stieglitz, maturando importanti esperienze nel campo delle arti figurative. Nei primi volumi di versi (oltre a The tempers, All que quiere!, 1917; Kora in hell: improvisations, 1920; Sour grapes,1921) la lezione immagista dell'amico Ezra Pound si fonde con una poetica della concretezza, che Williams traduce in un linguaggio dell'esperienza in opposizione a quello che egli giudica l'accademismo della poesia contemporanea. Altre importanti raccolte (An early martyr and other poems, 1935; Adam and Eve and the city, 1936; Selected poems, 1949; Collected later poems, 1950; Collected earlier poems, 1951; The desert music, 1954; Journey to love, 1955) andarono a incrementare una produzione vastissima, precedendo e accompagnando la pubblicazione dei cinque volumi di Paterson. Non meno importante è stato il ruolo di critico e saggista svolto da Williams con l'obiettivo di contribuire alla maturità delle lettere statunitensi, alla definizione di una specificità che ne sancisse visibilità e autonomia: The great American novel (1923); l'epocale In the American grain (1925); Selected essays (1954); l'autobiografia intellettuale I wanted to write a poem (1958). Fu anche autore di libri di racconti (The knife of the times, 1932; Life along the Passaic river, 1938; Make light of it, 1950; The farmer's daughter: the collected stories, 1961), romanzi (A voyage to pagany, 1928; White mule, 1937; In the money, 1940; The build-up, 1952), testi teatrali (Many lives and other plays, 1961). Nel 1961 esce per Einaudi la prima importate selezione di sue poesie con traduzione italiana, a cura di Vittorio Sereni e Cristina Campo (Poesie, 1961; 1967). La versione italiana di Paterson, a cura di Alfredo Rizzardi, viene pubblicata per la prima volta nel 1972 per le Edizioni dell' Accademia, poi riproposta da Mondadori nel 1997. Nel 1987 esce per Guanda Immagini da Bruegel e altre poesie a cura di Ariodante Marianni.