POESIA DEL GIORNO
I fiori vengono in dono e poi si dilatano…
I fiori vengono in dono e poi si dilatanouna sorveglianza acuta li silenzianon stancarsi mai dei doni.Il mondo è un dente strappatonon chiedetemi perchéio oggi abbia tanti annila pioggia è sterile.Puntando ai semi distruttieri l'unione appassita che cercavorubare il...
La prima parola di latino che ho imparato è “silentium”…
La prima parola di latino che ho imparato è “silentium”.Stava scritta su un pezzo di cartone giallo attaccato al muro del bar in cuiservivo da bere in estate. “Silentium” ossia “silenzio” in un luogo dovegrida, schiamazzi, scommesse e intrallazzi erano come luce...
La deviazione operaia
d è deviazione, in corsivo;K, correzione del tempo minimo,I è maiuscolo e straniero, divoe regale nel giuoco, quindi punitivocredibile, già visto e sentito. d varia, oscilla, riprende, è vivo,ma d è pur sempre confrontabilecon il livello generale...
Non separare il no dal sì
Parla anche tuparla per ultimo,di' la tua.Parla –ma non separare il no dal sì.Da' al tuo detto anche il senso:dagli ombra.Dagli l'ombra che basti,dagliene tanta,quanta tu sai ripartita intorno a te tramezzanotte e mezzogiorno e mezzanotte.Guarda in giro:vedi come...
Il cuore che non dorme…
Il cuore che non dormedice al cuore che dorme: Abbi paura.Ma io non sono il mio cuore, non ascoltoné do la sorte, so bene che mancarti,non perderti, era l’ultima sventura. (da "Canzonette mortali", 1987)
Per diventare albero…
Per diventare alberofa uscire le gemme dal muschiooccorre un terreno più morbido e cautoe senza veleni. Per questo,compagno che ascolti, conservaqueste parole, segnali del dovedel come dalla morte che incrostaci libera la pioggia che increspa.È solo il senso che...
Ariosto
In Europa fa freddo. In Italia è scuro. Il potere è ripugnante come le mani del barbiere. Oh, si potesse spalancare quanto prima sull’Adriatico un’ampia finestra. Sulla rosa muschiata un ronzio d’ape, nella steppa a mezzogiorno la cavalletta muscolosa. Pesano i ferri...
I santi contadini di Matera
Anima di lupo anticoassassinato davanti le porteil giorno della fame più crudele,vicina ti ridesti a noi soffusanel tuono del tristo orologioe brami pane e cipolla, e mieleall’ultima ferita del corvo.E che strazio nell’aria le campaneche ci pungono d’aghi il nostro...
Addosso al viso mi cadono le notti…
Addosso al viso mi cadono le nottie anche i giorni mi cadono sul viso.Io li vedo come si accavallanoformando geografie disordinate:il loro peso non è sempre uguale,a volte cadono dall’alto e fanno buche,altre volte si appoggiano soltantolasciando un ricordo un po’ in...
La campana di vetro
Vidi la mia vita diramarsi davanti a me come il verde albero di fico del racconto.Dalla punta di ciascun ramo occhieggiava e ammiccava, come un bel fico maturo, un futuro meraviglioso. Un fico rappresentava un marito e dei figli e una vita domestica felice, un altro...
Maestra di enigmi…
Maestra di enigmi Affermate che basta una parola E quella sola che nessuno ha – Lei che trasvola via dalla memoria Lucciola albale e falena È nera spina di pena Brùscolo a un occhio di storia – Venisse al mio parlare Èffeta e poi per sempre bocca muta Al servo vostro...
Mio angelo…
Mio angelo, io non seppi mai quale angelofosti, o per quali vie storte ti amaio venerai, tu che scendendo ogni gradinosembravi salirli, frustarmi, mostrarmiuna via tutta perduta alla ragione, quandofacesti al caso quel che esso riprometteva,cioè mi lasciasti. Non...
Inverno
È notte, inverno rovinoso. Un pocosollevi le tendine, e guardi. Vibranoi tuoi capelli selvaggi, la gioiati dilata improvvisa l’occhio nero;che quello che hai veduto – era un’immaginedella fine del mondo – ti confortal’intimo cuore, lo fa caldo e pago.Un uomo si...