Versi ad Archimede

da | Gen 25, 2025

[…]

All’alba compitavo sui quaderni a quadretti.
Mandavo a mente versi e teoremi. Stolto
mi inebetivo di veleno e di nettare.

Segnerò questi anni al principio
dell’età perduta o alla fine
di un’era fiacca, andrò
verso il tempio dei pensieri,
camminerò sotto il portico degli adulti.
I nuovi eventi ci lasciano indietro.
Chi ha munto la vacca non alleva il vitello,
chi non sente le voci in anticipo,
chi non sa che la freccia è scoccata
ha l’anima piccola del topo,
ha il cranio stretto della gallina.
Non sarà la spina pestata
dal piede nudo, o il granchio
che ti morse il calcagno,
non sarà la tua mitologia a sorreggerti.
Le piste chiedono scarpe ferrate,
le ruote vogliono polsi decisi,
e il ribollire intorno di segnali
t’impongono di camminare sulle strisce.

Archimede chi cancella i tuoi circoli,
chi rimuove la sfera inscritta nel libro?

[…]

(maggio 1953)

Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981) è stato un poeta, saggista e critico d'arte. È noto come "Il poeta ingegnere" o "Il poeta delle due muse", per il fatto che in tutte le sue opere ha sempre fatto convivere cultura umanistica e cultura scientifica. Per la sua versatilità è stato definito "un Leonardo del Novecento" in quanto è stato narratore, pubblicista, art director, direttore di riviste, documentarista, autore radiofonico, disegnatore. Tra le sue opere di poesia: Vidi le muse (Mondadori, 1943); I nuovi Campi Elisi (Mondadori, 1947); La vigna vecchia (Mondadori, 1956); L'età della luna (Mondadori, 1962); Il passero e il lebbroso (Mondadori, 1970); L'ellisse - a cura di G. Pontiggia (Mondadori, 1974); Mosche in bottiglia (Mondadori, 1975); Dimenticatoio (Mondadori, 1978). In memoria di Leonardo Sinisgalli è nata nel 2008 la Fondazione Leonardo Sinisgalli.