Silente amico di molte lontananze, senti
Come il tuo fiato ancora moltiplica lo spazio.
Manda, dalle buie corone di campane,
i tuoi rintocchi. Ciò che ti consuma
si fa una forza di questo nutrimento.
Continua a trasformarti senza sosta.
Quale esperienza è la tua più sofferta?
Se ti amareggia il bere, fatti vino.
Sii per oltranza di magia stanotte,
nel luogo in cui si incrociano i tuoi sensi,
cifra del lorio sorprendente incontro.
E se ciò che è terreno ti ha scordato,
all’immobile terra dirai: Scorro
alle acque veloci dirai: Sono.
(Traduzione di Riccardo Held)