Parla anche tu
parla per ultimo,
di’ la tua.
Parla –
ma non separare il no dal sì.
Da’ al tuo detto anche il senso:
dagli ombra.
Dagli l’ombra che basti,
dagliene tanta,
quanta tu sai ripartita intorno a te tra
mezzanotte e mezzogiorno e mezzanotte.
Guarda in giro:
vedi come intorno è vivo –
Alla morte! Vivo!
Dice il vero chi dice ombra.
Ora però si restringe il luogo dove stai:
dove adesso spogliato dell’ombra, dove?
Sali. Tasta in alto.
Più sottile diventi, più irriconoscibile, più fine!
Più fine: un filo
su quale vuole scendere la stella:
per nuotare giù, giù,
dove lei si vede brillare: nella risacca
di parole erranti.
(da Di soglia in soglia, 1955, traduzione di Elisa Biagini)