Neanche a me piace: vi sono cose più importanti di tutte queste inezie.
A leggerla, però, con totale disprezzo, vi si scopre,
dopo tutto, uno spazio per l’autentico.
Mani capaci di afferrare, occhi
che sanno dilatarsi, capelli che possono drizzarsi
all’occorrenza, queste cose sono importanti
non già perché si possa sovrapporvi un’interpretazione altisonante, ma perché
sono utili. Quando diventano così elaborate da divenire inintelligibili,
di tutti noi si può dire la stessa cosa,
che noi non ammiriamo
quello che non potremo mai comprendere
[…]
(da “Versi di libertà”, a cura di Maria Grazia Calandrone, 2022)