Mutevole, durevole?
Sorride
lei per tutta risposta,
maestra in quello slalom,
oppure no, davvero
più in alto nella conoscenza.
Né io prolungo il dubbio e l’inchiesta,
le guardo gli occhi smaglianti e penso
di riflesso la sfera di cristallo
di non so che veggente mai visitata,
col segno che decifra tutti i segni all’interno,
e fuori, specchiata dalla superficie convessa,
non so che fermentante putredine –
anime nel travaglio non raggiunto spirito
o la biscia di miseria soltanto
intorno alle muraglie rosso vivo o rosso stinto dell’Islam.
Le guardo gli occhi, non proprio essi veramente,
quelle maglie di luce tra senso e non più senso vibranti, liquide.
(da “Su fondamenti invisibili”, 1971)
Mario Luzi: poeta e saggista italiano (Firenze 1914 - Firenze 2005), animatore e teorico dell'Ermetismo fiorentino negli anni Trenta e Quaranta, ha esordito nel 1935 con La barca (1935), a cui sono seguite: Avvento notturno (1940); Un brindisi(1946); Quaderno gotico (1947); Primizie del deserto (1952), Onore del vero (1957); Nel magma (1963); Su fondamenti invisibili (1971); Al fuoco della controversia (1978), Per il battesimo dei nostri frammenti (1985); Frasi e incisi di un canto salutare (1990); Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini(1994), tutte raccolte nel "Meridiano" curato da Stefano Verdino per Mondadori (Tutte le poesie, 1998). Dopo le Poesie ritrovate(2003), appare nel settembre 2004 Dottrina dell'estremo principiante; poco dopo, nell'ottobre, viene nominato senatore a vita dal presidente Ciampi. Nel 2007 Garzanti pubblica Autoritratto e Lasciami, non trattenermi. Poesie ultime. Le sue traduzioni poetiche si leggno in La cordigliera delle Ande e altri versi tradotti (1983). Accanto alla poesia va ricordata l'opera drammaturgica: Ipazia (1973; poi Libro di Ipazia, 1978); Rosales (1983; sull'assassinio di Trockij); Hystrio (1987); Teatro (1993); Felicità turbate (1995; sulla vita di Pontormo); Ceneri e ardori (1997; sugli ultimi giorni di Benjamin Constant).