Accenno di un discorso che ancora si ripete,
spuntano sugli alberi le foglie;
i germogli freschi s’allentano e distendono
in una verdezza simile al dolore.
Forse quelli nascono di nuovo
mentre noi invecchiamo? No muoiono anche loro.
Il trucco annuale di apparire nuovi
è scritto in fondo a venati anelli.
Eppure si dibattono, inquieti castelli
ancora grandi e folti a ogni maggio.
Morto è l’anno passato, sembrano dire,
e s’incomincia di nuovo e daccapo ancora.
(da “Finestre alte”, trad. it. di Enrico Testa, 2002)