Distici bosniaci

da | Feb 27, 2022

Popolo di chi vede ma non crede
Popolo di pavida fede
 
Proletari del mondo oh che allegria
Unirsi pur che non a casa mia
 
Partiam, partiamo e poi subito indietro
Via da quei morti sul video di vetro
 
Esci all’aperto e gòditi il bel sole
A quelli il sangue per noi le parole
 
Perché crucciarti a eventi per te strani
O popolo bamboccio, son lontani
 
Vedere e non toccare, te beato,
Non è però com’essere toccato
 
Il custode non sei del tuo fratello
Basta un sospiro, una firma, un appello
 
Tra quelli e te come tra il dire e il fare
ci passa in mezzo un sia pur stretto mare
 
Come l’abisso che è scavato
tra il racconto e il raccontato
 
Anche da me che per vergogna mia
Faccio dell’altrui strazio una poesia.
 
(da “Quanto spera di campare Giovanni”, 1993)