Chi sono?
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell’anima mia:
“follia”.
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell’anima mia:
“malinconia”.
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c’è che una nota
nella tastiera dell’anima mia:
“nostalgia”.
Son dunque… che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell’anima mia.
(da “Poesie 1904-1914”, a cura di Simone Magherini, 2024)
Per Lorenzo Pataro
Per ricordare Lorenzo Pataro (1998-2025), tra le voci poetiche più originali delle giovani generazioni, pubblichiamo una scelta di poesie dal suo libro "Amuleti" (Ensemble, 2022). Lo schianto della ghianda sulla terra il fuoco nella casa di campagna le ossa esposte al sole come una reliquia tu che getti le scapole sfibrate nel baule antico del pagliaio, un vecchio cappotto appeso a un chiodo veste il freddo delle mura – si muove fra le travi il grido e poi l’ala di qualcosa. * Ancora qui a...
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