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L’invetriata
La sera fumosa d’estate
Dall’alta invetriata mesce chiarori nell’ombra
E mi lascia nel cuore un suggello ardente.
Ma chi ha (sul terrazzo sul fiume si accende una lampada) chi ha
A la Madonnina del Ponte chi è chi è che ha acceso la lampada? – c’è
Nella stanza un odor di putredine: c’è
Nella stanza una piaga rossa languente.
Le stelle sono bottoni di madreperla e la sera si veste di velluto:
E tremola la sera fatua: è fatua la sera e tremola ma c’è
Nel cuore della sera c’è
Sempre una piaga rossa languente.
1914
La sua resa alla poesia
Tre poesie in anteprima da "Il minimo comune viaggiatore" di Vincenzo Mascolo, appena uscito con prefazione di Claudio Damiani per Interno Poesia. Sarò lirico e antilirico,elegiaco antielegiaco,minimale e ridondante,sarò spirito e la carne,sarò tutto e il suo contrario,sarò pietra levigata dalla forza del grecalee minuscolo frammento di una roccia acuminata,sarò lava incandescente dai soffioni dell’infernoe sarò candore, fiato,il pudore immacolato dell’inverno,sarò terra...
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