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Log, Ambleteuse
Un bianco dove non si mette niente,
di notte
si vede una pagina di Nerval,
il sangue di Esenin, una baita, la strada nuda di una frontiera,
un bungalow sulla costa.
Non è mai tornare se diventa che mi vedi leggero.
La mano attraverso le case è dirti «guarda»
e già ti sporgi sul mare.
E la primavera gira gli occhi nella primavera
se ti dico «guarda quante eriche».
Difendimi, difendi questa notte bianca,
il giorno ripetuto nel pensiero.
Log, Ambleteuse,
colpi dei piedi sulla strada, facce piene di vento scuro,
i nostri visi nelle mani,
il vento negli occhi chiusi per pensarlo.
E un albero di fiori
sale sullo slargo con la marea
perché la mano è così, amore,
lei va alta fra i tuoi capelli.
(da “Umana gloria”, 2004)
Cuorepensiero
Cinque poesie da "Ascolterò gli angeli arrivare" di John Fosse, traduzione e cura di Andrea Romanzi, da poco uscito per Crocetti. L’AMORE DEL SONNO tutto era semplicemente presentechiaro e luminosocome un giorno senza nottecome una vita senza sonnosenza il grande amore del sonnodell’obliodell’essere lontanodell’essere altrovedell’essere là dov’è l’altradell’essere nella mano dell’altradell’essere semplicemente come la mano e il sognodell’altra OCEANO E CIELO nient’altrobasta...
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