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Dalle torri di Ferrara
Dalle torri di Ferrara
vola ormai la dolce luce,
ma a una grata nera, avara,
chi ti volge, chi ti induce
o carezza della sera?
Chi risponde a una preghiera,
ad un pianto abbandonato,
con questa esile fanfara?
Oh non cada sera, alcuna
notte mai se non vi porti
per lo spazio, per la bruma,
suoni deboli e distorti,
rari, trepidi segnali,
quando le ore son più eguali,
quando più lontano è il giorno
e ogni grido è sopra il mare.
(da “Poesie complete”, a cura di Anna Dolfi, 2021)
Le spente lingue
Dieci poesie inedite. ("le spente / lingue" -Leopardi, Ad Angelo Mai) L’aria è piena di piume ovvero di neve annota Erodoto parlando del clima degli Sciti. Miopi per fitta leggerezza non avevano un termine per designare la neve e nella privazione giunsero a un’immagine che dalle Storie si deposita sull’atlante delle lingue. * “Naevia lux”, inquit, “Naevia lumen, ave”. Nevia come Lolita, Nevia sillaba di lume e neve, Ave Nevia, Biancaneve. Rufo scrisse sdolcinato. * Vino dolce spruzzato...
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