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Tempo Tempo
Tempo Tempo.
Mezzogiorno stagnante tra rugiade.
Stanca pompa del carcere che attinge
tempo tempo tempo tempo.
Era Era.
Cantar dei galli, e raspare invano.
Bocca del chiaro giorno che declina
era era era era.
Domani Domani.
Il caldo riposo che non c’è ancora.
Pensa il presente conservami per
domani domani domani domani.
Nome Nome.
Come si chiama quel che ci insorge?
Si chiama Lostesso che patisce
nome nome nome nomE.
(da “Trilce”, a cura di Lorenzo Mari, 2021)
La fonte di Isadora
Cinque poesie da una raccolta inedita. Le impronte In offerta una kibisis per feticisti di impronte digitali e di baci a gea la sua memoria rabdomante | una videocassetta non datata viaggio presso gli yanomami contro le punture di fantasmi dipingersi il corpo di linee di cerchi di bocche sciamaniche hula hoop infuocato con cui roteare i fianchi refrattari...
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