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Perché con occhi chiusi?
Perché con bocca che non parla?
Voglio guardarti, voglio nominarti.
Voglio fissarti e toccarti:
Mio sentirmi che ti parlo,
Mio vedermi che ti vedo.
Dirti – sei questa cosa hai questo nome.
Al canto che tace non credo.
Così in me ti distruggo.
Non sarò, tu sarai:
Ti inseguo e ti sfuggo,
Bella vita che te ne vai.
(da “Il male dei creditori”, 1977)
Il risveglio. Note sulla melodia dell’acqua
Sei poesie dal "Terzo movimento", intitolato "Il risveglio. Note sulla melodia dell'acqua", dal lavoro inedito di Alessandro Anil "L'acqua della nostra sete". I L’uomo al risveglio la prima cosa che sente è la sete, poi lentamente il raggio penetra la cupola del sonno e il corpo torna avvolto dall’abito che altri toccheranno, guarderanno. La popolazione apre le porte, espirano vapori trattenuti nella notte. È l’ora questa, quando l’eterna contesa fra luce e ombra...
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