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Scarsa lingua di terra che orla il mare
[…]
Marchio d’amore nella carne, varia
come il tuo cielo ebbi da te l’anima,
Liguria, che hai d’inverno
cieli teneri come a primavera.
Brilla tra i fili della pioggia il sole,
bella che ridi
e d’improvviso in lagrime ti sciogli.
Da pause di tepido ingannate,
s’aprono violette frettolose
sulle prode che non profumeranno.
Le petraie ventose dei tuoi monti,
l’ossame dei tuoi greti;
il tuo mare se vi trascina il sole
lo strascico che abbaglia o vi saltella
una manciata fredda di zecchini
le notti che si chiamano le barche;
i tuoi docili clivi, tocchi d’ombra
dall’oliveto pallido, canizie
benedicente a questa atroce terra:
– aspri o soavi, effimeri od eterni,
sei tu, terra, e il tuo mare, i soli volti
che s’affacciano al mio cuore deserto.
[…]
(da “Rimanenze”, 1955; ora in “Poesie e prose”, a cura di E. Testa, 2022)
Nella sua altra Irlanda
Cinque traduzioni inedite, a cura di Giorgia Meriggi, da "The Girl Who Married the Reindeer" (The Gallery Press, 2001) di Eiléan Ní Chuilleanáin, tra le voci più significative della poesia irlandese contemporanea. NELLA SUA ALTRA IRLANDA È un paese piccolo. Il vento soffia dalledune coprendo di sabbia l’ampia strada.Il lastricato è bagnato, qua e là, spessi strati di vetri rotti,la luce si disperde in lunghi artigli.I nomi sono solitari, le imposte vuote —non c’è nessuno in giro...
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