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Distici bosniaci
Popolo di chi vede ma non crede
Popolo di pavida fede
Proletari del mondo oh che allegria
Unirsi pur che non a casa mia
Partiam, partiamo e poi subito indietro
Via da quei morti sul video di vetro
Esci all’aperto e gòditi il bel sole
A quelli il sangue per noi le parole
Perché crucciarti a eventi per te strani
O popolo bamboccio, son lontani
Vedere e non toccare, te beato,
Non è però com’essere toccato
Il custode non sei del tuo fratello
Basta un sospiro, una firma, un appello
Tra quelli e te come tra il dire e il fare
ci passa in mezzo un sia pur stretto mare
Come l’abisso che è scavato
tra il racconto e il raccontato
Anche da me che per vergogna mia
Faccio dell’altrui strazio una poesia.
(da “Quanto spera di campare Giovanni”, 1993)
Milano è una città. Mario Santagostini / Residenze Poetiche #1
La collaborazione tra "Nuovi Argomenti" e Residenze Poetiche nasce dall’esigenza di proporre una forma di attraversamento, tramite video, della poesia contemporanea. Si parte sempre dai luoghi, dove sono realizzati dei docufilm, a cura di Fabio Prestifilippo e Matteo Galluzzo. Ingeborg Bachman in una delle sue lezioni francofortesi diceva che i progetti di un poeta “non nascono nel vuoto” e che non può esistere neanche un solo poeta “le cui posizioni di partenza non siano state determinate...
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