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Cullo una solitudine mortale…
«Cullo una solitudine mortale
nel mortale mattino, che da sempre… »
Il verso dell’amico si era imposto
da qualche giorno. Il fiume, come un olio
lucido e calmo nello stanco agosto…
Forse mia madre era perduta. Solo
lucido e calmo mi era intorno, specchio
a quello specchio nell’ampio silenzio,
quegli che poi doveva il mio silenzio
– già triste come di un lontano assenzio –
rompere con tanto mio consenso…
(Il suo odore, la sera, come un cane
sporco e fedele dopo le campane).
Notte d’inverno, la tua dolce boria
fa lontana, fa buffa questa storia.
(A Pier Paolo Pasolini)
Sonetti americani per il mio assassinio del passato e del futuro
Quattro poesie da "Sonetti americani per il mio assassinio del passato e del futuro" di Terrance Hayes, pubblicato da Tlon, con prefazione e traduzione di Mario Capello. Di seguito anche la prefazione del traduttore. QUESTA RACCOLTA È PIENA DI FANTASMI Byung-chul Han dice, delle cose virtuali, degli oggetti che popolano la nostra vita digitale – le immagini, i like, gli nft, i bitcoin, i post – che sono lisce, prive di asperità, prodotte per la massima soddisfazione del...
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