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Furono ultime a staccarsi le voci…
Furono ultime a staccarsi le voci. Non le voci tremende
Della guerra e degli uragani,
E nemmeno voci umane ed amate,
Ma mormorii d’erbe e d’acque, risa di vento, frusciare
Di fronde tra cui scoiattoli invisibili giocavano,
Ronzio felice d’insetti attraverso molte estati
Fino a quell’insetto che più insistente ronzava
Nella stanza dove noi non volevamo morire.
E tutto si confuse in una nota, in un fermo
E sommesso tumulto, come quello del sangue
Quando era vivo il nostro sangue. Ma sapevamo ormai
Che a tutto ciò era impossibile rispondere.
E quando l’Angelo ci chiese: «Volete ancora ricordare?»
Noi stessi l’ implorammo: «Lascia che venga il silenzio!»
(da “La sabbia e l’angelo”, Vallecchi, 1946)
Poesie per giovani adulti
Una scelta inedita di frammenti da "Poesie per giovani adulti" di Michele Zaffarano, uscito con il sottotitolo "Quarantuno tentativi di esaurimento di un concetto affatto contemporaneo di lirica disposti nell’ordine dell’alfabeto" per Scapendi editore nel 2022. C Che bello che belloc’è la neve che scendeche non è più la pioggiae la temperatura anche scendee c’è molto freddoe la neve mi si addossae mi rimbalza tutta soprae mi bagna la nevescivola sulle partie prima fa dei vorticiattraverso...
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