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Gli squali
Di noi che cosa fugge sul filo della corrente?
Oh, di noi una storia che non ebbe un seguito
stracci di luce, smorti volti, sperse
lampàre che un attimo ravviva
e lo sbrecciato cappello di paglia
che questa ultima estate ci abbandona.
Le nostre estati, lo vedi,
memoria che ancora hai desideri:
in te l’arco si tende dalla marina
ma non vola la punta più al mio cuore.
Odi nel mezzo sonno l’eguale
veglia del mare e dietro quella
certe voci di festa.
E presto delusi dalla preda
gli squali che laggiù solcano il golfo
presto tra loro si faranno a brani.
(da “Gli strumenti umani”, 1965)
«CON OCCHI AZZURRO-KEROSENE». CINQUE POESIE DI OCEAN VUONG
Un'anteprima da “Il tempo è una madre”, traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan, Guanda, 2023. Selezione a cura di Dario Bertini. IL TORO Stava da solo nel giardino sul retro, così scuroche la notte si è fatta viola attorno a lui.Non avevo scelta. Ho aperto la portae sono uscito. Vento tra i rami. Mi scrutava con occhi azzurro-kerosene. Cosa vuoi? Ho chiesto, scordando che non avevo linguaggio. Continuava a respirare,per restare vivo. Io ero un ragazzo –il che vuol dire che ero...
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