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Documento 1. Per Raffaele La Capria

Il pezzo che segue è uscito sul numero 10 di «Nuovi Argomenti» di maggio-agosto 2022. Ho conosciuto Raffaele La Capria nel 2005. Ero un suo fan. Sono andato a Napoli e ho scavalcato il cancello di Palazzo Donn’Anna per ritrovarmi nel suo “teatro naturale”, senza il...

Diario 2019. Non proiettare il presente sul futuro

Ripubblichiamo questo Diario scritto da Carlo Carabba (e pubblicato nel numero 1 della nuova edizione di «Nuovi Argomenti», nel 2019) perché oggi suona tristemente profetico. Ma anche capace di aprire alla speranza. «Anche di Roma nessuno pensasse che poteva cadere....

Bruno

Bruno se ne stava affacciato al balcone di casa sua, una serie di questioni gli abitavano nella testa mentre stringeva tra le mani una tazzina del caffè. Casa sua era la casa della sua famiglia, nei palazzi dei ferrovieri a San Lorenzo e da quando era scoppiata la...

Leonardo Colombati a colloquio con Paolo Mieli

Il fatto che il comunismo abbia significato una speranza di riscatto, ispirando, in un momento cruciale della Storia, movimenti di liberazione in tutta Europa, non dovrebbe far dimenticare che tutte le volte che quella speranza si è tradotta in sistemi politici...

Discussione sulla poesia

Sedevamo sulla riva del giorno – due poeti,
presi dalla discussione sulla vera poesia,
ed io, che li ascoltavo in silenzio.

– La poesia – affermava l’uno senza ombra di dubbio, –
è semplicità. Dobbiamo sradicarla dai vortici
della complessità! Basta con le nebbie!

– Al contrario! – replicava l’altro, non meno
convinto. – La poesia è affogata nei bassifondi
dell’elementare. Dobbiamo estrarla verso le profondità
del pensiero complesso! Basta scorza masticata!

La discussione batteva ora contro una riva ora contro
quella opposta e diventava sempre più spumosa.

Una libellula si mise a volare tra i due. Le sue ali
recavano il vago sorriso del giorno dall’occhio solare,
l’ultimo per lei disponibile. E sfrecciò dritta
verso l’abbraccio d’addio della sera.

La libellula non era affatto semplicità, nemmeno però
complessità.

Era poesia.

 

«CON OCCHI AZZURRO-KEROSENE». CINQUE POESIE DI OCEAN VUONG

Un'anteprima da “Il tempo è una madre”, traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan, Guanda, 2023. Selezione a cura di Dario Bertini.   IL TORO Stava da solo nel giardino sul retro, così scuroche la notte si è fatta viola attorno a lui.Non avevo scelta. Ho aperto la portae sono uscito. Vento tra i rami. Mi scrutava con occhi azzurro-kerosene. Cosa vuoi? Ho chiesto, scordando che non avevo linguaggio. Continuava a respirare,per restare vivo. Io ero un ragazzo –il che vuol dire che ero...

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