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Attorno a questo mio corpo…
Attorno a questo mio corpo
stretto in mille schegge, io
corro vendemmiando, sibilando
come il vento d’estate, che
si nasconde; attorno a questo
vecchio corpo che si nasconde
stendo un velo di paludi sulle
coste dirupate, per scendere
poi, a patti.
Attorno a questo corpo dalle
mille paludi, attorno a questa
miniera irrequieta, attorno
a questo vaso di tenerezze
mal esaudite, mai vidi altro
che pesci ingrandire, divenire
altro che se stessi, altro
che una incontrollabile angoscia
di divenire, altro che se
stessi nell’arcadia di un
mondo letterario che si forniva
formaggi da sé; sentendosi
combattere, nelle vacue cene
da incontrollabili istinti
di predominio: logori fanciulli
che si stiravano altre membra
pulite come il sonno, in vacue
miniere.
(da “Serie ospedaliera”, 1969)
Il Golem. L’interruzione
Cinque poesie da "Il Golem. L'interruzione" di June Scialpi (Fallone, 2022) (la sua esercitata forma a rimanere incastro) da un giorno all’altrocosì: l’ho trovato rientrandolì nell’angolo impostatoappostato nel suo spazio cosìmonumentale; (lo sta facendo ancora: sicostruisce mentre si pensada solo, ne ha bisognoperché si aggiorna perchéha bisogno di farsi nuovo) mai mosso mai creatofingersi di me opera è il suo scopofingersi scopo e significato: ecco il colosso * [ci guardavamo...
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