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Insieme ancora
Mi ricordo, ma cos’è ricordarsi?
Rapido l’allargarsi del nulla nella clessidra.
La memoria è questo pozzo. Attorno, l’estate,
La gariga è deserta. Sono qui,
Sollevo il coperchio di ferro arrugginito
Dall’acqua di un altro secolo, di un altro cielo,
Mi chino, si tu,
Il sorriso di tanti anni in questa notte.
[…]
Che volevamo?
Soltanto conservare un senso alle parole.
Erano la nostra coppa, il linguaggio,
La innalzo per voi e con voi,
Sono le vostre voci, questi echi confusi
Sotto una volta, oscura, poi questo silenzio?
[…]
Ma si getta un bambino in fondo a un pozzo,
Questa line a di schiuma? Parlare, tradire.
Tradire, poiché significa continuare a voler vivere
Perfino felice, a volte. E questi istanti
Sono belli, non è vero? Bella la luce
Che avvolge, a sera,
Questi mandorli che avevamo piantato,
Ah, amica mia,
Credo, quasi so
Che la bellezza esiste e significa. Credo
Che abbia ancora senso far nascere,
Attesto che le parole hanno diritto al senso.
[…]
(da “Insieme ancora”, a cura di Fabio Scotto, Il Saggiatore, 2022)
«UN UOMO, QUASI OMBRA». Cinque poesie di Remo Pagnanelli
Da “Atelier d'inverno”, introduzione di Roberto Galaverni, con una nota di Milo DeAngelis, a cura di Franca Mancinelli e Rossana Abis, AnimaMundi Edizioni, Otranto2023. Selezione a cura di Dario Bertini. riemergere fra gli deiprevede l'idea che questi stiano in alto.È meglio allora che l'analista padresi adatti all'ipotesi di lasciarmi abbandonatosul greto del fiume,sempre che il suo onorarionon pretenda un sovrapprezzoper la trasformazioneda umano a farfalla. (Comunque sia, la bocca si...
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