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L’assalto
Sempre così, quando una notte fatale
la neve accumulata infine cade
bianca nel nero bosco, e con un canto
che mai ripeterà lungo l’inverno
sibilato sul suolo ancora sgombro,
guardando in alto e intorno io quasi inciampo
come uno che sorpreso dalla fine
rinuncia al compito e lascia che la morte
scenda su lui dov’è, senza agire
sul male, senza riportare trionfi,
come non fosse iniziata mai la vita.
Eppure dalla mia ho i precedenti:
so che la morte invernale sfida la terra
solo per fallire: la neve in lunghe tormente
può arrivare senza vento a un metro
contro le querce, le betulle, gli aceri,
ma non frena il gracidio argento delle rane;
e vedrò la neve precipitare a valle
nell’acqua di un rio d’aprile che guizza
tra felci e erbe morte dell’anno prima
come un serpente che sparisce. Nulla
di bianco rimarrà, se non qui una betulla,
un grappolo di case là con una chiesa.
(Traduzione di Silvia Bre)
Trionfi
Sei poesie inedite. Quando ha dato inizio al movimento c'ero,sulla spalla di Dio esplosivo,discreta come pulviscoloemettevo un lungo verso. Frantumi lanciati nell'infinito buio addensandocicollidendo riflettevamo nuova lucee il suono si complicava. Resti si bagnavanofiorendo senza pacein batteri alghe riparopesci rettili e altrebestie numinose e io c'ero. Seduta al tavolo della cucinabevo il caffè sotto la polverelucente e ascolto. Quando avrà termine il movimento,il suono si spegneràe...
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