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L’odiatore
Io spesso me ne vado con la Fine;
poi si torna, e credo che noi due
siamo l’insonnia o peggio:
quel pezzo di giorno che non matura mai
in gallo. Ma odiando – questo è certo – ora il mare
e ciò che nasconde, la carne con ciò che odora,
la terra con ciò che bolle; odiano il Portavoce
che perde nell’acqua le mani e, avanti, allargando feroce
spalle piene di balena qual è, rompe al mondo
le gambe. Non so più se annaffiare le piante
o farle seccare. E che altro, per esempio,
nella vita terrena.
poi si torna, e credo che noi due
siamo l’insonnia o peggio:
quel pezzo di giorno che non matura mai
in gallo. Ma odiando – questo è certo – ora il mare
e ciò che nasconde, la carne con ciò che odora,
la terra con ciò che bolle; odiano il Portavoce
che perde nell’acqua le mani e, avanti, allargando feroce
spalle piene di balena qual è, rompe al mondo
le gambe. Non so più se annaffiare le piante
o farle seccare. E che altro, per esempio,
nella vita terrena.
Testamentum Porcelli
"Testamentum Porcelli" di Gianluca Rizzo, con sottotitolo "Una versione", è una rilettura e rielaborazione poetica di un breve e scherzoso testo latino, probabilmente della metà del IV secolo, che l'anonimo autore presenta come il testamento del maialino Marco Grunnius Corocotta. Uscita in duplice versione, italiano e inglese, per la collana 'Adamàs' della casa editrice La vita felice, ne pubblichiamo l'ottava sezione, intitolata "Explicatio". la tomba di Salomoneandò in rovinae crollò...
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