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Niente di grave
Forse l’estate ha finito di vivere.
Si sono fatte rare anche le cicale.
Sentirne ancora una che scricchia è un tuffo nel sangue.
La crosta del mondo si chiude, com’era prevedibile
se prelude a uno scoppio. Era improbabile
anche l’uomo, si afferma. Per la consolazione
di non so chi, lassù alla lotteria
è stato estratto il numero che non usciva mai.
Ma non ci sarà scoppio. Basta il peggio
che è infinito per natura mentre
il meglio dura poco. La sibilla trimurtica
esorcizza la Moira insufflando
vita nei nati-morti. È morto solo
chi pensa alle cicale. Se non se n’è avveduto
il torto è suo.
(da “Satura”, 1971)
Peepshow
Cinque poesie in anteprima da “Peepshow (Poesie 1996-2023)” di Giovanni Turra, appena uscito nella collana ‘Gialla Oro’ di Samuele editore-pordenonelegge. da IL BOSCO DEGLI SPIRITI (2014-2023) 2.1. Muovi alla luna senza far rumore. Intorno alla mole adessosenza più corpo della casa. Una minuscola isola d’insettid’un tratto cessati. E le vocine di nuovo ancorae l’ombra gialla fina. Infima vigile subitaneità. 2.2. Nell’attodi mettere la mano alla porta,un silenzio che a farlonon basta esser...
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