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Per lei
Per lei voglio rime chiare,
usuali: in -are.
Rime magari vietate,
ma aperte: ventilate.
Rime coi suoni fini
(di mare) dei suoi orecchini.
O che abbiano, coralline,
le tinte delle sue collanine.
Rime che a distanza
(Annina era cosí schietta)
conservino l’eleganza
povera, ma altrettanto netta.
Rime che non siano labili,
anche se orecchiabili.
Rime non crepuscolari,
ma verdi, elementari.
(da “Il seme del piangere”, 1950-1958)
Diario lirico
Sei poesie dalla raccolta "Am besten lebe ich ausgedacht. JOURNALGEDICHTE" (Haymon Verlag, 2022) della poetessa austriaca Sabine Gruber, nella traduzione inedita di Silvia Ferrari. A MARZOLeopoldstadt, Vienna L’inverno si congeda con puntedi coltello, con sangue sulla Praterstraße,con cani nel parco e poliziotti. Vasopra neve nera e saluta imorti, gli scomparsi, che cilasciano indietro con altri inverni.Va con sogni sopra scongelatepraterie, sopra scale scivolose,e quando noi...
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