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Diario bizantino
Due mondi – e io vengo dall’altro.
Dietro e dentro
le strade inzuppate
dietro e dentro
nebbia e lacerazione
oltre caos e ragione
porte minuscole e dure tende di cuoio,
mondo celato al mondo, compenetrato nel mondo,
inenarrabilmente ignoto al mondo,
dal soffio divino
un attimo suscitato,
dal soffio divino
subito cancellato,
attende il Lume coperto, il sepolto Sole,
il portentoso Fiore.
Due mondi – e io vengo dall’altro.
La soglia, qui, non è tra mondo e mondo
né tra anima e corpo,
è il taglio vivente ed efficace
più affilato della duplice lama
che affonda
sino alla separazione
dell’anima veemente dallo spirito delicato
– finché il nocciolo ben spiccato ruoti dentro la polpa –
e delle giunture dagli ossi
e dei tendini dalle midolla:
la lama che discerne del cuore
le tremende intenzioni
le rapinose esitazioni.
Due mondi – e io vengo dall’altro.
[…]
(da “Passo d’addio”, 1956)
Natura
Quattro poesie da "Natura" di Roberto Cescon, da poco uscito per Stampa2009. Mentre parlo risuona la mia vocenel dubbio di sentirla non più mia.Prova a spostarti, mi dici, sono i murima inciampo ancoratra quanto dico e quanto sento…Dicevi che a questo taglio d’esistenzavuoi solo il meglio da una relazionesenza scorie della vita a due,eppure ci sei stata e ti piaceva.Ti basta quella che haie poi perché fallire ancora?A me fa male invece ammetteredi entrare in una vita predelusa…Arrivati...
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