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Ma dove stiamo andando…?
Ma dove stiamo andando col mal di testa la guerra e senza soldi?
oltre il tergicristallo ronzante? denotando una reale
e comune volontà di riscatto? che sciocchezze! (né la folla
di sghimbescio parve notare, tutti compresi nei loro
piedi).
Ora comunque allunga le gambe o accavallale bianche
sbadiglia, guarda nel vetro la paglia che brucia, il fiume
se scorre verdescuro, pensa a qualcosa,
conta i paracarri, fa’ quel che ti pare:
non c’è pericolo che non arriviamo, pazienti godiamoci il viaggio,
godiamoci, non c’è pericolo se ci perdiamo, tanto non si viaggia
(il profilo di un paziente su un carrello attraversando la carestia),
tanto non si arriva, arriveremo: all’ameba, alla mecca, alla mela,
dietro gli uccelli in fuga bassi dalla città minata, dal maltempo.
Lieto fine: cresce (sul concetto di morte non è
necessario alcun chiarimento). cresce nelle tue mani;
elefanti frustano l’aria,
l’orizzonte di gomma arancio,
la terra sommersa nei campi. Non c’è bisogno di crederla
un’associazione fortuita. (Le tue ossa nere, la fontana,
le pinne rilassate, me lo figurano tutto diverso.)
Quei soldati bipedi come corrono guarda appesi alla bufera –
ma cosa ce ne facciamo del pianeta! scompaiono, al diavolo, al bivio.
Gonfio di miele il fazzoletto sul sedile posteriore vuoto
e dopo un’ora ne avevamo abbastanza e continua (non ne usciremo)
fumando e raccontando quand’ero tossicomane può continuare
con queste mani sempre pulite seppellivo disseppellivo i vivi…
E continua fino alla fine del continente (e un poco oltre,
aperti gli occhi dentro l’acqua, attenti all’elica e al crampo,
se non ce la fai non importa tanto meglio non ti bagni non sanguini).
(da “Il sasso appeso”, 1961)
Se non sarò più mia
"Se non sarò più mia" è un poemetto di Italo Testa appena uscito nella 'Collana Gialla' di Samuele editore-pordenonelgge, che prosegue idealmente la scrittura di "La divisione della gioia", edito da Transeuropa nel 2010 e ripubblicato quest'anno con Industria & Letteratura. Presentiamo la seconda sezione intitolata "Più vicino". ora sei tu, o un altro, una donnacon i capelli raccolti, il voltoin ombra sul lenzuolo teso,le piccole labbra appena visibili,la luce che filtra tra le griglie,...
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