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Guai a chi si costruisce il suo mondo da solo…
Guai a chi si costruisce il suo mondo da solo.
Devi associarti a una consorteria
di violinisti guerci, di furbi larifari,
di nani del Veronese, di aiuole militari,
di impiegati al catasto, di accòliti della Schickeria.
E ballare con loro il verde allegro dello sfacelo,
le gighe del marciume inorpellato,
inchinarti dinanzi ai feticci della camorra,
come Abramo dinanzi al volere del cielo.
Guai a chi sta sulla terra è sprovvisto di santi,
guai a chi resta solo come un re disperato
fra neri ceffi di lupi digrignanti.
(da “Lo splendido violino verde”, 1976)
L’udito cronico
Cinque poesie da "L'udito cronico" di Cristina Annino, da poco pubblicato per Graphe edizioni. CAOS Premettendoch’è sempre doloroso impalarel’anima in un discorso, scrivereun diario, lettere, versareiride nella tinozza di un colloquio.A quest’età e con i tempi che corrono,io siedo al bordo dell’orecchiouniversale; dico«biondo, marziale cieco cielodove il tempo è rotondo: la veritàè orrendo cannocchiale».Poi mi rivolto, ascolto chi parla,annuso odore di vero nel parzialegesto di chi mi...
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