“La mia scrivania è ciò che per Clark Kent è la cabina telefonica: qui mi trasformo in Superman. Scrivendo posso fare tutto quello che voglio. Posso creare tutto quello che mi passa per la mente. Quando scrivo posso salvare il mondo, ma appena mi allontano dalla scrivania, ridivento Clark Kent. Mi creda: sono davvero una persona comune. Sono un buon marito, non mi arrabbio, non perdo le staffe. Ma dalla mia vita non mi viene neanche un’idea per la mia narrativa. Quando corro, cucino o sto sulla spiaggia, la mia testa è vuota.”
Sull’Espresso Murakami parla di scrittura, successo, Giappone, suicidio, sport, Hawaii, faccende quotidiane, sesso. E del suo ultimo romanzo, L’incolore Tasaki Tsukuru e il suo anno di pellegrinaggio, uscito qualche mese fa in Giappone e in arrivo a maggio in Italia.
(Orlando Vuono)
Mario de Laurentiis (Napoli 1969 – Segrate 2666).