MONTY
…verso i 14 anni mi sono rassegnata a non sposarti, Amica,
perché ero una donna, e non sapevo. prima potevo immaginare di vivere fra Voi
e come Voi, col pugno chiuso nel Vostro pugno, le braccia tese nella lotta, i giochi
Vostri e miei. ma ciò che cambiò non sono i muscoli o la forza,
cambiò il mio ruolo, le parole per divieto dette in mezzo al corpo, la paura,
il nascondere la Vostra natura nella Vostra falsa passione,
il travestirmi del Vostro nome, ancora per gioco, ma per
poco temerario e razionale. finì anche questo male, Amica,
in te: ho costruito, saldato, ripreso, murato, collegato, tagliato il mondo solo
per averti, odore che si duplica nel mio, dolore
estinto nell’ambiguo “fai da te”.
Il mio “maschile” è una percezione che esiste da
sempre, e che traveste Sara per spogliarla ogni volta
il mio “maschile” è un re che incorona la regina
con una fascia al seno, e che le dona basette da poeta romantico
il mio “maschile” è il corpo che la natura piazza nettamente
sulle gambe degli anfibi, nel dubbio perfetto del “Ma sei uomo o donna?”
il mio “maschile” si chiama quasi come me
con l’iniziale del dubbio.
Mario de Laurentiis (Napoli 1969 – Segrate 2666).