David Vogel in vita aveva pubblicato pochissimo, passava le giornate nei café di Vienna e Parigi, insegnava l’ebraico e scriveva poesie impressioniste per riviste europee. Poi è morto ad Auschwitz nel 1944.
Nel 2010 l’accademica Liliach Nethanel dell’Univeristà Bar Ilan di Tel Aviv aveva trovato un manoscritto negli archivi della Hebrew Writer Association, per caso, e con la lente di ingrandimento – Vogel scriveva piccolissimo – aveva capito che quel testo di David Vogel non era parte del suo libro già conosciuto e pubblicato. Questo parlava di bar bui e fumosi e prostitute tristi e triangoli amorosi con le famiglie borghesi di Vienna.
Alessandra Shomroni l’ha tradotto in italiano, Romanzo viennese, e adesso esce per La Giuntina, dopo cinquant’anni nascosto in un archivio.
Giulio Silvano
Mario de Laurentiis (Napoli 1969 – Segrate 2666).