Sylvia Plath (Boston, 1932-Londra, 1963) è, assieme ad Anne Sexton, l’autrice che più ha contribuito allo sviluppo del genere della ‘poesia confessionale’, iniziato da Robert Lowell e William De Witt Snodgrass. Autrice anche del romanzo semi-autobiografico La campana di vetro (1963), di vari racconti (Johnny Panic and the Bible of Dreams, 1977) e di un dramma teatrale a tre voci, per lunghi periodi della sua vita ha tenuto un diario, di cui sono state pubblicate le numerose parti sopravvissute (The Journals of Sylvia Plath, 1982). Parti del diario sono invece state distrutte dall’ex-marito, il poeta Ted Hughes, da cui ebbe due figli, Frieda Rebecca e Nicholas. Morì suicida all’età di trent’anni. Tra le sue opere di poesia The Colossus (1960), Poppies in July (1962) e, postume, Ariel (1965), Crossing the Water (1971), Winter Trees (1972), tutte nel Meridiano Opere a cura di A. Ravano (Mondadori, 2002).