Robert Lowell (Boston 1917 – New York 1977) esordì con Land of unlikeness (1944), seguito da Lord Weary’s castle (1946), volume che gli valse il Pulitzer Prize. La sua poesia, spesso in forma di monologo drammatico, come in The mills of Kavanaughs (1951), rivisita in dense immagini simboliche l’esperienza personale, quella della famiglia e dei luoghi della giovinezza, acquisendo, a partire dalla pubblicazione di Life studies (1959), una maggiore libertà formale e una forte caratura ironica. Con Imitations (1961), For the union dead (1964) e Near the ocean (1967), la sua ricerca tende a legare i problemi dell’io a quelli della storia, dimostrando una crescita di coscienza politica. Traduttore di teatro, sperimentò nuove forme in Notebook 1967-68 (1969), giungendo a perfezionare un sonetto senza rima nelle tre raccolte apparse nel 1973: For Lizzie and Harriet, The dolphin e History. L’ultimo libro di versi, Day by day (1977), seguì di un anno la pubblicazione del suo Selected poems. La più ampia traduzione italiana delle poesie di Lowell è apparsa con il titolo Poesie 1940-70 (1972).