Paul Celan (Cernăuţi, 23 novembre 1920 – Parigi, 20 aprile 1970) è stato un poeta rumeno ebreo, di madrelingua tedesca, nato nel capoluogo della Bucovina settentrionale, oggi parte dell’Ucraina. Nel 1938, conseguita la maturità, decide di iscriversi alla facoltà di Medicina a Tours, in Francia; il treno sul quale viaggia sosta a Berlino proprio durante la Notte dei cristalli. È in questo periodo che Paul inizia a scrivere le prime poesie (poi confluite nell’antologia postuma Scritti romeni), intensificando la lettura di Kafka, Shakespeare e Nietzsche. Tornato in patria, a causa dell’annessione della Bucovina settentrionale all’URSS, non può più ripartirne; si iscrive perciò alla facoltà di romanistica della locale università. Poco più tardi, nel 1942, in seguito all’occupazione tedesca della Bucovina, Celan vive direttamente le deportazioni che condussero gli ebrei di tutta Europa all’Olocausto. Tra le sue opere: Der Sand aus den Urnen, 1948 (La sabbia delle urne); Mohn und Gedächtnis, 1952 (Papavero e memoria); Von Schwelle zu Schwelle, 1955 (Di soglia in soglia); Sprachgitter, 1959 (Grata di parole); Der Meridian, 1961 (Il meridiano); Die Niemandsrose, 1963 (La rosa di nessuno); Atemwende, 1967 (Svolta del respiro); Fadensonnen, 1968 (Filamenti di sole); Lichtzwang (postuma), 1970 (Luce coatta); Schneepart (postuma), 1971 (Parte di neve); Zeitgehöft (postuma), 1976 (Dimora del tempo).