Poeta e saggista italiano (Firenze 1914 – Firenze 2005), animatore e teorico dell’Ermetismo fiorentino negli anni Trenta e Quaranta, ha esordito nel 1935 con La barca (1935), a cui sono seguite: Avvento notturno (1940); Un brindisi (1946); Quaderno gotico (1947); Primizie del deserto (1952), Onore del vero (1957);  Nel magma (1963); Su fondamenti invisibili (1971); Al fuoco della controversia (1978), Per il battesimo dei nostri frammenti (1985); Frasi e incisi di un canto salutare (1990); Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994), tutte raccolte nel “Meridiano” curato da Stefano Verdino per Mondadori (Tutte le poesie, 1998).  Dopo le Poesie ritrovate (2003), appare nel settembre 2004  Dottrina dell’estremo principiante; poco dopo, nell’ottobre, viene nominato senatore a vita dal presidente Ciampi. Nel 2007 Garzanti pubblica Autoritratto e Lasciami, non trattenermi. Poesie ultime. Le sue traduzioni poetiche si leggno in La cordigliera delle Ande e altri versi tradotti (1983). Accanto alla poesia va ricordata l’opera drammaturgica: Ipazia (1973; poi Libro di Ipazia, 1978); Rosales (1983; sull’assassinio di Trockij); Hystrio (1987); Teatro (1993); Felicità turbate (1995; sulla vita di Pontormo); Ceneri e ardori (1997; sugli ultimi giorni di Benjamin Constant).